Il Vetro
in senso fisico il vetro è un materiale amorfo, che si produce quando la composizione viscosa si solidifica rapidamente senza potersi consolidare in una regolare struttura cristallina.
Il vetro comune è costituito quasi esclusivamente da diossido di silicio. In forma pura la silice ha una temperatura di fusione di circa 2000 gradi C. Con l’aggiunta in produzione di altre sostanze come il carbonato di sodio o il carbonato di potassio, si abbassa il punto di fusione a circa 1000 gradi C. Per vanificare l’effetto solubile della soda viene aggiunto nella composizione finale anche ossido di calcio.

Le diverse sfumature e  colorazioni si ottengono con l’aggiunta di ossidi di minerali in dosaggi differenti. Gli ossidi più usati sono il manganese, il rame, il selenio, nichel e anche oro e argento.

La produzione del vetro nasce nella sale di composizioni dove gli ingredienti basici naturali vengono mischiati nei crogioli con gli ossidi di minerale. I composti solidi vengono cotti nei forni fino a fusione e al raggiungimento della tipica materia viscosa e malleabile. A questo punto il vetro può essere lavorato, e può prendere le forme volute dalle mani dei nostri maestri. Il lavoro è organizzato in “Piazze” ciascuna composta da un maestro e un “servente” che lo aiuta e lo assiste durante tutta la lavorazione.

A lavorazione ultimata il vetro deve essere riportato a temperatura ambiente in speciali forni di raffreddamento e pulito da eventuali difetti, residui e impurità nelle sale di “Moleria”.